FERRARIO CELESTINO (1888 - 1959)
Nato a Monza, agente di commercio e sindacalista, già esponente del Partito Popolare a Lecco, all'indomani della prima guerra mondiale, lavora silenziosamente nel corso del ventennio fascista. E' tra i fondatori in Lombardia, nel 1942, della Democrazia Cristiana clandestina. Nel corso degli ultimi venti mesi della seconda guerra, lavora attivamente in un comitato, occupandosi di rifornire le cosiddette Fiamme verdi, cioè le formazioni partigiane di osservanza cattolica, e diffonde il giornale clandestino Il ribelle che nell'estate 1944 si stampa a Lecco, nella tipografia di Annoni & Pin, accanto al suo ufficio in via Mascari. E' presidente del Comitato di Liberazione dopo l'arresto di don Ticozzi, e subito dopo la riconquistata Libertà , ed è il Comitato ad esprimere il sindaco di Lecco libera nella persona del socialista Giuseppe Mauri. Eletto deputato alla Camera nel 1948 vi rientra indirettamente nella successiva legislatura in seguito alla morte del comasco avv. Fabbri. (Aroldo Benini)
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